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Il tar – strumento nazionale
dell’Azerbaigian.
Paese dalla ricca eredità culturale, l’Azerbaigian non è unicamente conosciuto
come il “paese del fuoco”, ma anche per la sua musica soggiogante. Fra i petroglifi di
Gobustan, le pitture rupestri di danza collettiva “Yalli” attirano un’attenzione particolare.
Queste testimoniano l’interesse del popolo azerbaigiano per la musica fin dall’antichità.
Gli strumenti musicali esistevano già da tempo immemorabile. Il gaval dashi,
la pietra che emette un suono simile ad un tamburo portato alla luce a Gobustan, e lo
strumento musicale che somiglia a balaban trovato a Minghecevir ne costituisce la prova.
Nel Gobustan alcune rocce si differiscono da altre per la composizione
fisica e per la caratteristica geologica. Da questo punto di vista, uno dei monumenti
più interessanti è la roccia gaval dashi: la sua specificità è di produrre suoni
di strumenti a percussione al momento in cui la si colpisce con una pietra.
Gli strumenti musicali come il kamancia, il gopuz, il rubab, il ciang, il santur, il canoe,
il sheypur, il tabil, il naghara, il daf ed il dumbak sono molto popolari sin dal Medioevo.
Nei
dastan
(
poemi
epici)
di
Kitab-i
Dede
Gorgud”
(
VII
secolo), nelle opere di Nizami, Khagani, Fuzuli, si possono trovare le
informazioni riguardanti i generi e gli strumenti musicali del Medioevo.
Nell’arte musicale nazionale azerbaigiana, i generi come le canzoni e
le danze popolari ed i canti degli Ashig rivestono un posto particolare.
Considerato come il fondamento della musica nazionale azerbaigiana, il
mugham fu iscritto nel 2003 nell’elenco dei “Capolavori del Patrimonio
Orale ed Immateriale dell’Umanità”, e l’arte degli Ashig è stata inclusa nel
2009
nell’elenco del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.
Per far conoscere il mugham azerbaigiano nel mondo, fu costruito nel 2008 il Centro
Internazionale del Mugham a Baku. La forma dell’edificio ricorda le parti dello strumento
musicale antico chiamato tar.