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Storia dell’Istituto dei Manoscritti
In vari periodi della storia, compresa la prima metà
del XX secolo, si è osservata una particolare crudeltà
contro i manoscritti azerbaigiani, gran parte dei qu-
ali fu distrutta con scuse inconsistenti. Nel 1924,
durante il Congresso Etnografico Regionale di tut-
to l’Azerbaigian, fu presa la decisione, su iniziativa di
alcuni rappresentanti della cultura che avevano no-
tato come il patrimonio scritto della nazione stesse
andando distrutto sotto diversi slogan, di raccogliere
i libri manoscritti, i documenti e i libri di stampa an-
tichi e di conservarli insieme in una biblioteca a par-
te. Questo lavoro cominciò nel 1929. I monumenti
così raccolti iniziarono ad essere conservati in quella
che era la biblioteca dell’allora Associazione degli
Studi Azerbaigiani e successivamente furono conser-
vati presso svariate istituzioni dell’Accademia.
La maggior parte degli antichi manoscritti che sono
conservati presso l’istituto furono presi da collezioni
private di eminenti pensatori che vissero durante il
XIX secolo e all’inizio del XX secolo tra cui Abbasgulu
Agha Bakikhanov, Mirza Fatali Akhundov, Abdulga-
ni Afandi Khalisagarizade, Hussein Afandi Galibov,
Bahman Mirza Gajar e Mir Mohsun Navvab e an-
cora oggi l’istituto è impegnato nella collezione di
manoscritti, libri rari e documenti storici da tutto il
territorio dell’Azerbaigian.
L’istituto si trova nell’edificio del vecchio Collegio
Islamico Femminile Russo a nome di Imperatrice
Alessandria che venne costruito tra il 1898 e il 1901
da Haji Zeynalabdin Taghiyev e che fu la prima scu-